Scusate la banalità: per noi è sì.
È assurta agli onori delle cronache per la rinuncia alla “sedia” di X Factor. Generosità? Pubblicità? Alla fine ci interessa poco. Quello che conta da queste parti è sempre la musica, e allora la domanda sarebbe, al limite: era giustificato l'entusiasmo dei tre giudici che l'avrebbero voluta dentro, oppure aveva ragione la scettica Skin? La verità, come spesso accade, sta nel mezzo: se la meraviglia di Fedez, che evidentemente non aveva mai visto una loop station in vita sua, era esagerata, è pur vero che le argomentazioni di Skin lasciano il tempo che trovano: va bene, non è una novità, e allora? Se uno usa la chitarra quindi gli diciamo “no guarda, sei bravissimo ma non hai inventato tu la combinazione voce+chitarra”?
La domanda, allora, è un'altra ancora: posto che Sara Loreni non ha inventato quello che fa, quello che fa lo fa bene? La risposta è: sì.
Il suo pop elettronico è fresco e deciso come la menta (scusate) e, per dirla ancora in termini xfactoriani, molto stiloso. Sara riesce a tirare fuori da pochi strumenti, compresa la voce, tanti colori, principalmente dai toni brillanti o pastello – anche se non mancano le chiazze scure, come “Vien toi”, il tocco di francese e di violoncello che chiude con adulto charme quello che fino a questo momento è stato un pomeriggio speso a soffiare bolle di sapone, con poca voglia di stare nel mondo “vero” e molta di abbandonarsi al divertimento, all'amore, all'illusione di una realtà in cui la gente si baci tanto e non vada a casa da sola, a una musica che gioca con spirito e mezzi contemporanei a incastrare modelli classici e ispirazioni trendy, sfumature di jazz, pop italiano vecchio e nuovo ed echi cosmopoliti.
Dovremmo alzare il volume, e chi se ne frega se non è la prima al mondo a suonare così.
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La recensione MENTHA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-16 09:50:00
COMMENTI (5)
Un disco d'esordio come se ne sentono pochi in Italia! Davvero molto bello e fresco!
Tra l'altro sono gia in loop con Lontano da qui!
La loop station è solo uno strumento attraverso il quale l'artista si esprime. Sara Loreni è innanzitutto una cantautrice, non certo una pura perfomer da loop station. Detto questo, il disco è innegabilmente interessante ed alcuni brani davvero azzeccati. Tutti i discorsi del "io ho visto uno che lo faceva meglio" sono inutili.
secondo me spacca il culo, i testi sono non banali e non ci si vergogna a cantarli, i suoni interessanti, originali e ben equilibrati - un plauso alla produzione
Le perplessità di Skin non erano dovute alla non-originalità della performance ma al fatto che la stessa non era stata eseguita decentemente.
Come se non bastasse il mondo è pieno di gente che lo fa molto meglio (Italia compresa).
Basta fare un giro su Youtube per rendersi conto della differenza di livello con i professionisti.
Rispetto per la fatica, rispetto per l'impegno ecc...ma per vincere il programma sicuramente ci vuole ben altro.
Assolutamente d'accordo sul fatto che sia poco importante (anzi per nulla) che sia la prima al mondo a suonare così. Ma dire che quello che fa lo fa bene mi sembra veramente esagerato.
Al di la' della performance ad X-Factor che e' stata a dir poco amatoriale (super stonata e fuori tempo) il disco suona banale e poco ispirato.
Quando poi leggo che viene paragonata (da commenti youtube della sua etichetta) a St. Vincent e Tune-Yard, beh, mi sembra proprio un'assurdità!
Rispetto sicuramente il lavoro fatto e la furbizia manageriale della scenetta di X-Factor ma musicalmente siamo appena appena al di sopra della media.
P.s.: ho avuto la fortuna di vedere dal vivo sia Sara Loreni che St. Vincent e Tune-Yard e siamo ad anni luce.