“A due passi dalla luna” è il primo EP dei Mojito Bistrot, una neonata band emiliana, il cui nucleo portante, in realtà, era attivo da diversi anni con il nome Fuoridiloto.
La cultura popolare dice che chi ben comincia è a metà dell’opera, ed i proverbi hanno sempre un fondo di verità. Su tali presupposti, quindi, è bene considerare questo primo ep della band come una falsa partenza. Non che si debba cercare ad ogni costo l’originalità, sia mai, ma questi sei brani non si discostano di un solo millimetro dai canoni della tipica canzone all’italiana, tutta melodia e regolarità nella struttura strofa-ritornello. Nella musica e nei testi sono evidenti i riferimenti ai nostrani Ligabue e Negrita. Un brano, “Mi sono perso”, tutto sommato il più riuscito dei sei, ricorda, invece, molto da vicino, la conosciutissima, ascoltatissima e ballatissima “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti, oppure, volendo avvicinarci ai giorni nostri, si potrebbe rispolverare qualcosa dei Dirotta su Cuba. Un altro brano, “Subceleste”, potrebbe essere stato scritto e cantato da un Nek qualunque.
Sin dal primo ascolto si ha l’impressione netta di un prodotto comunque ben confezionato per essere un primo EP autoprodotto: ascoltabile, ma poco incisivo. Musica che gira in sottofondo e che non riesce mai a passare in primo piano. Testi che non riescono a catturare l’attenzione dell’ascoltatore. Nel complesso un ascolto certamente non sgradevole, ma che non riesce a suscitare nulla di più di una (in)sana indifferenza.
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La recensione A due passi dalla luna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-03-17 00:00:00
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