Poche cadute di stile ma nessuna sorpresa per l’esordio della band alternative metal
La proposta degli Aftersmoke, band bellunese che esordisce con questo “Outliers”, è una fusione di suoni prettamente heavy e massicce dosi di melodie aperte e cristalline che senza molta fatica potremmo ricondurre a quell’alternative metal/post-grunge che per un considerevole periodo di questo inizio secolo ha goduto di una certa fama anche mainstream grazie a gruppi come AlterBridge e Creed. Il richiamo non è casuale, non solo per la tendenza al riffing groovoso ma sempre orecchiabile o alla ricerca del ritornello dai toni enfatici e melodrammatici, ma anche perché l’impostazione vocale di Alberto Rozza ricorda molto Miles Kennedy.
Non c’è che dire, il disco è curato, suonato con mestiere (del resto si tratta sì di un esordio, ma di una formazione nata dalle ceneri di un progetto simile e con un disco all’attivo) e si avvale di una produzione non cristallina ma funzionale. E, al netto di qualche brano debole di costituzione o che presenta ancora qualche immaturità nell’arrangiamento (“Gerome”, ballata moscetta e vagamente adolescenziale, o “Rebels”, brano più eterogeneo di altri ma a rischio confusionalità), si tratta di un lavoro formalmente meritevole e che vede anche diversi momenti coinvolgenti, per esempio l’opener “John Doe”, la punkeggiante “Dorian” o la title-track, che prova ad ampliare leggermente lo spettro delle sonorità; ma l’aderenza ai codici di un linguaggio musicale abbastanza ben definito, tralasciando qualsiasi discorso sull’efficacia e sull’attualità nel luogo e nel tempo presenti di quel linguaggio, si traduce in questo caso in un certo manierismo e in mancanza di freschezza e personalità nei suoni, negli arrangiamenti e nelle soluzioni melodiche, quasi tutte perse nella palude del “già sentito” a colpi di ritornelloni e bridge sing along. C’è sicuramente del buono, in “Outliers”, che aspetta chi del discorso “già sentito” se ne frega anche poco. Per gli altri, forse è meglio aspettare una prova con un’identità più definita.
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La recensione Outliers di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-24 09:00:00
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