Cantautorato condito con molte sfaccettature di pop, dalle ballate ai pezzi rock, da gustare con premura e leggerezza
La prolifica stagione del cantautorato in cui siamo immersi sembra non voler mai smettere di sfornare nomi: da Brescia ecco quindi Il Sindaco, all'anagrafe Fabio Dondelli e in curriculum già voce, chitarra e piano degli Annie Hall, oltre al disco d'esordio da solista. Il Sindaco sembra però essersi voluto lasciare alle spalle un passato importante anche se fin troppo sottovalutato, abbandonando l'inglese a favore di un italiano alla Niccolò Fabi e lasciando un pop corposo e consistente a favore di un cantautorale più essenziale e intenso.
La band che lo accompagna però sono sempre loro, gli Annie Hall, e quanto di buono hanno saputo fare in passato non lo hanno certo dimenticato. La ricetta preferita di questo gruppo ritrovato è ora il brano scanzonato col ritornello che ti si ficca insistentemente in testa, ma la bravura dell'autore è quella di riuscire a non farlo notare troppo, arrivando a dare l'impressione di variare spesso durante il disco pur mantenendo uno scheletro strofa-ritornello abbastanza semplice, costante e collaudato.
L'alternanza tra brani lenti e altri più ritmati è pressoché assoluta: in alcune canzoni vorrebbe incantare ("Duno"), in altre far ballare ("Decathlon", in cui trova spazio pure una citazione di Fabrizio De Andrè), in altre ancora farci canticchiare ("Figli del boom"); ma in "Come i cani davanti al mare" trovano spazio pure pezzi più profondi ("Maciste", "La tua piccola rivoluzione", "Trapassato futuro"), altri più rock ("Centomila"), e altri che, in tempi più lontani avremmo definito ballad ("Le gite fuori porta").
In conclusione, ascoltare Fabio Dondelli è piacevole, anche se questo album rimarrà un po' sottotraccia, apprezzato da chi avrà la fortuna di imbattercisi, assaporando con attenzione e coinvolgimento le note uscire dalla sua chitarra e la voce sgorgare divertita dalle labbra di quel sindaco, che di scrivere e cantare canzoni sembra proprio non poterne fare a meno.
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La recensione Come i cani davanti al mare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-09 09:30:00
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