Disco d'esordio che guarda al passato ma si proietta verso un radioso futuro musicale. Interessante e che merita un seguito
L'anno ormai passato di Stanley Rubik si chiude con la pubblicazione del primo lp, prodotto dall'etichetta INRI/Metatron (sicuramente una fra le label indipendenti più attive nel panorama della musica emergente): il risultato è “Kurtz sta bene”, full length che giunge a due anni di distanza da “lapubblicaquiete”, ep d'esordio.
Undici tracce da mettere a fuoco necessariamente attraverso una visione d'insieme: il trio romano miscela sapientemente rock alternativo ed elettronica, rimandando in alcuni casi ai primi Bluvertigoe Subsonica, che vengono rinnovati attraverso il “denominatore Rubik”, autentico cubo fatto di fascinazioni cinematiche e tensioni melodiche. Episodio particolarmente ispirato, “Distacco”: manifesto d'intenzioni (e di visioni) della band capace di comprimere in meno di cinque minuti l'oniricità dei testi ed un sapiente eclettismo artistico.
Suoni interessanti quindi nel primo disco della band laziale: tanti spunti che riescono bene e qualche spiraglio che lascia ben sperare in attesa delle prossime uscite discografiche. Attendiamo sviluppi.
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La recensione Kurtz sta bene di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-08 09:45:00
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