Fee Freddy Disgelo Ep 2015 - Cantautoriale, Rap, Hip-Hop

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Allontanarsi dal gelo

"Disgelo" è il seguito ideale di "Agosto", progetto pubblicato poco meno di un anno fa da Fee Freddy. Il lavoro che il rapper compie è sempre lo stesso: narrare una serie di storie, alcune chiaramente autobiografiche, altre che parlano di terzi in apparenza lontani, ma tutte con l'intento di andare a comporre un unico grande puzzle capace di definire il concept dell'ep.
I due lavori sono legati l'uno all'altro, per questo è necessario parlare di "Disgelo" facendo continuo riferimento al precedente progetto. Come spiegato dallo stesso Freddy "Agosto" era "un disco vissuto di emozioni congelate, stati d'animo spesso negativi che ho sempre cercato di vivere con positività. Oggi mi sento libero, ho sprigionato in parte quel gelo e riesco a vedere le cose come un bambino che non si preoccupa di nulla; evadere dalla realtà è la nostra arma più efficace". Quello che cambia è dunque il punto di partenza ma il fine è sempre lo stesso: trasmettere positività. Se in "Agosto" lo stato d'animo era negativo, in qualche modo colmo di rabbia e risentimento, in "Disgelo", come suggerito anche dal titolo, il calore ha iniziato a sciogliere i ghiacciai e con essi anche il rapper veneto ha iniziato a scoprirsi di più.
Anche quando Freddy racconta una storia che non parla direttamente di lui, la penna è sempre più sincera e meno misteriosa rispetto ai brani presenti in "Agosto", c'è la presa di coscienza del dolore che inevitabilmente porta a una maturità personale e a una esposizione maggiore di quelle che sono le proprie credenze e le proprie idee, i propri punti di vista, i propri consigli. Lo si capisce ascoltando "Fredda Alaska", "Ciao Maura" o la bellissima "Camminare", tutti brani in cui Fee Freddy mette dei punti ben visibili, dei punti grossi ripassati con un nero di matita: c'è una libertà che in "Agosto" non c'era e questa non può che essere figlia della consapevolezza, pur mantenendo quel lato malinconico che fa da sottobosco a gran parte dei testi presenti nel nuovo lavoro.
L'interpretazione dei brani è sempre molto ricercata, come il buon Freddy ha abituato il suo pubblico. La voglia di confrontarsi con nuove strutture metriche, con diversi tipi di flow e percorsi melodici intriganti. A conferma di ciò la scelta delle strumentali, tutte edite, completamente estranee a qualsiasi tendenza del momento, e l'uso dello storytelling, sempre più ignorato nella scena rap italiana.
Sia ben chiaro, Fee Freddy in passato ha abbondantemente dimostrato di sapersi confrontare con una certa modernità e sempre a grandi livelli, esempio recente è la traccia presente in "Reboot Mixtape", lavoro pubblicato da Non Quadra Label lo scorso maggio. In lui quindi c'è la volontà di evolversi, di sperimentare, volontà spesso non pervenuta nemmeno nelle generazioni più giovani, quando la ricerca dell'originalità dovrebbe essere il primo pensiero subito dopo aver preso dimestichezza con tempi e chiusure.
"Disgelo" sembra non chiudere il discorso iniziato con "Agosto" e forse ci sarà spazio per un terzo capitolo di quella che potrebbe essere battezzata come la trilogia del freddo. L'augurio è quello che Freddy possa confezionare un lavoro ancora più personale, con strumentali inedite, e quindi riuscire a trovare dei beatmaker, o dei musicisti perché no, in grado di rendere ancora più bella la sua musica.

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La recensione Disgelo Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-09 10:30:00

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