Metal dall'approccio industrial con leggere incursioni electro: un concept-album che può interessare ai cultori del genere
Si concretizza, nella forma di concept album, il primo lp autoprodotto dei Traum Jesters, intitolato emblematicamente “Deformed”.
Un viaggio fra le deformità, sia fisiche che morali, una presa di coscienza scandita dalle ritmiche industrial e dalle trame cupamente elettroniche capaci di caratterizzare le dieci tracce: i tre musicisti romani fanno della compattezza sonora fra i vari episodi un pregio distintivo, al punto che, forse, tale coerenza può risultare addirittura eccessiva; ed allora ben venga l'interessante variazione acustica che coincide con “I'm sorry”, autentica chiave di volta capace di congedare un discorso musicale organico e preciso.
Gli avvezzi al genere industrial troveranno rinnovata linfa vitale fra le note di “Deformed”, mentre ai neofiti del genere il concept-album potrà risultare difficile da metabolizzare se non attraverso ulteriori ascolti; buona prova sulla lunga distanza, evasa senza scivoloni eclatanti, in attesa di ulteriori sviluppi artistici.
---
La recensione Deformed di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-21 09:00:00
COMMENTI