Doppio Alibi Americanati 2004 - Rock, Hard Rock

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Il demo omonimo di questo quintetto triestino ha in apparenza delle buone qualità: é ben registrato, ha una grafica semplice e curata, è anche ben suonato ma, nonostante i lunghi e ripetuti ascolti, non è riuscito a far breccia nel mio interesse.

Il problema di fondo è che risulta troppo derivativo; se ciò, infatti, può anche non rappresentare un ostacolo - in fondo oggi quasi nessuno inventa niente - risulta abbastanza incomprensibile la pubblicazione di un’opera simile. Incomprensibile perché appiattita musicalmente sull’asse Guns ‘n’ Roses - Negrita, due band che non hanno detto poi molto nel panorama musicale, né hanno più da dire oggi alcunché.

Il cantato di Andrea Albanese non convince affatto, soprattutto quando strascica i finali delle parole copiando spudoratamente Axl Rose. I brani risentono pesantemente di una carenza nella parte testuale, a volte ricca di stereotipi (come in “Viaggio senza meta”) e troppo melensi quando parlano d’amore (vale a dire quasi sempre). Certo è che se le due formazioni citate in precedenza sono tra le vostre preferite, questo cd può interessare, così come se amate le ballatone tipiche dei gruppi hard-rock. Ma se nella musica cercate qualcosa di più, un lavoro come questo risulta davvero poco interessante e i Doppio Alibi passeranno sicuramente inosservati - come capita a tantissimi gruppi, anche più validi - a meno che non si trasformino in una cover band dei Guns ‘n’ Roses.

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La recensione Americanati di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-04-20 00:00:00

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