Con il nome Vacca Stracca si identificano - al tempo stesso - un progetto musicale e un’etichetta discografica. Si tratta in pratica di un musicista che, in proprio, suona e si produce la sua musica. Il nome che lo identifica (o pseudonimo?) è Erik Ursich, il quale si diletta in questo campo da diversi anni e vanta anche una collaborazione con i Tre Allegri Ragazzi Morti.
Il presente cd raccoglie due colonne sonore: la prima per il film trash “Starcazz”, la seconda per il cortometraggio “In morte di Ofelia”. Parlo per dovere di cronaca, non avendo mai visto né sentito i suddetti film, e li cito sulla fiducia così come vengo informato dalle note di copertina. Va da sé che deve trattarsi di materiale molto sotterraneo.
Il fatto che il cd raccolga colonne sonore è determinante per la sua comprensione; i brani sono infatti diversissimi l’uno dall’altro e in realtà io dividerei il tutto in due parti. Da un lato abbiamo le prime quattro canzoni che sono ben definite e autonome e si configurano come un omaggio, o una parodia, a generi preesistenti, nel rispetto del ‘taglia-e-cuci’ elettronico. “The bastards” è un funk anni ’70 che ricorda le sigle di certi polizieschi di serie b, mentre “Addestramento epico” è una marcia militare che starebbe bene in film militaristi alla Rambo; “Attack” guarda al thrash-metal degli Slayer, mentre “Love!” ritorna ancora agli anni ‘70 con un lounge di facile ascolto.
La seconda parte si indirizza più verso l’ambient, l’isolazionismo, la musica cosmica. Questi brani soffrono maggiormente della mancanza delle immagini che dovrebbero accompagnare e invero si rivelano piuttosto noiosi. L’appendice al cd è rappresentata da tre tracce di effetti sonori che sono stati utilizzati nei film di cui si parlava in precedenza.
Personalmente ho apprezzato di più l’ironia dei primi brani all’impegno e alla seriosità dei secondi. Di certo il problema annoso delle colonne sonore che fanno difficilmente a meno delle immagini che accompagnano si ripropone anche stavolta.
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La recensione Soundtracks vol. 2 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-05-23 00:00:00
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