Arieccoli!
Chi ha la mia età, ed è appasionato di musica ‘dura’, ha vissuto, a cavallo degli anni ’80, l’annosa battaglia tra glamster e thrasher. Su riviste storiche come l’immortale “HM” ci si scannava tra chi amava il sound tutto pagliette, fighette, chitarrette di Los Angeles oppure quello tutto tematiche sociali, abiti neri, facce scure e chitarre ipercompresse di San Francisco. Poi arrivò il grunge e tutto venne spazzato via. Il thrash, per la verità, ha già vissuto una seconda giovinezza, un paio d’ani fa. Ma ora anche il glam sta tornando alla ribalta e, complici quei ‘truzzoni’ dei Darkness, stiamo rivivendo in pieno gli anni ’80 losangelini.
Ma veniamo ai nostrani Bastet, che hanno realizzato uno split con gli svedesi Plan Nine. La scheda li presenta come il futuro del rock‘n’roll Italiano (toni trionfalistici, magari un po’esagerati...) ma, ovviamente, non é nulla di nuovo. Il percorso di recupero del r‘n’r più affilato era già cominciato con l’invasione nordica e australiana, ma anche i patavini non sono poi così male. I loro pezzi li si canticchia già dopo il primo ascolto, ma da qui a definirli il futuro del rock‘n’roll in Italia ce ne vuole.
Voi, però, ascoltateli comunque, che il sottoscritto è solo un recensore spocchiosetto che oggi ha mangiato male e che, per spirito di contraddizione, gli viene da dire il contrario di quello che c’è scritto sulla scheda di presentazione. In realtà questo è uno dei tanti modi per ammettere, denti stretti, che il cd mi piace! In macchina, sulla ss 415 assolata di questi giorni, va da Dio, tanto che anche gli svedesi Plan Nine non sono poi così male.
Che dire in definitiva? I Bastet non sono i Guns ‘n’ Roses e il 2004 non è il 1986... però un po’ di rock tamarro non fa mai male. Se poi è ‘made in Italy’... meglio ancora!
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La recensione Song that will get you laid (split) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-05-25 00:00:00
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