Scorrendo la tracklist la prime due parole che vengono spontanemante da pronunciare sono "cover band", definizione che tendenzialmente mette da parte il concetto di creatività. Raramente chi suona musica altrui riesce a confermarsi artista, specialmente quando il gioco diventa così rischioso da attentare alla dignità di brani ormai radicati nei cromosomi di un'intera società. Petra Magoni e Ferruccio Spinetti non si spaventano e si lanciano sfacciatamente nella reinterpretazione di grandi classici della musica, più o meno leggera. I due artisti riducono all'essenziale la dotazione strumentale, architettando un duetto minimale, fatto di voce e contrabbasso. Un connubio di giocosa operetta e jazz da cameretta, infranto da piccoli singhiozzi pop che non trovano però terreno su cui adagiarsi, vista la scarsità di suoni in gioco. Il materiale umano è di prim'ordine: Petra Magoni rimbalza con delicatezza tra le ottave e Ferruccio Spinetti dimostra di saper suonare anche senza Avion Travel.
Un progetto che sa essere ruffiano senza infastidire. Superfluo senza disturbare. Semplice ma mai inutile. Certo, non un pezzo da collezione, nè tantomeno qualcosa in grado di lasciare tracce indelebili, ma averne una copia in casa potrebbe anche far comodo. Una buona cover è sempre difficile da trovare e talvolta se ne può sentire il bisogno. Qui ce ne sono quindici. Non stupiscono ma hanno dignità. Non è poco.
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La recensione Musica nuda di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-07-03 00:00:00
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