Luigi Critelli si presenta come un compositore semi-colto a proprio agio nel campo della musica strumentale e della new age e i cui punti di riferimento sono i maestri Ennio Morricone e Hans Zimmer. Merita rispetto più che altro per il fatto che con rockit.it ha poco o niente a che fare, nel senso che ho forti dubbi sul fatto che a un lettore della nostra rivista possa interessare la sua proposta.
Un’altra considerazione è che i brani di Critelli sembrano più adatti a fungere da colonna sonora cinematografica che ad essere ascoltati o analizzati attentamente. La sua musica potrebbe sicuramente interessare qualche regista o produttore, ma abbisogna di un supporto di immagini senza il quale si rivela abbastanza ridondante.
Queste premesse sono d’obbligo perché la musica di questo cd si spartisce tra composizioni orchestrali orecchiabili, melodie per tastiera elettronica, pacato easy-listening, ambiti che personalmente non ritengo di grande interesse. Ma ripeto, nel loro ambito potrebbero avere anche un buon valore. Gli orizzonti di Critelli sono certamente più ampi del convenzionale gruppo rock, ma il pericolo è che, per l’appunto, siano troppo ampi. Del resto, se di Morricone ce ne è uno solo, un motivo ci deve essere.
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La recensione Grasilant di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-07-05 00:00:00
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