Furbetti questi Ners (che, purtroppo, non sono affatto la fotocopia sbiadita dei N.E.R.D.): snocciolano tre pezzi uno più melodico e orecchiabile dell’altro, sulla falsa riga (molto falsa, a dire il vero) dei The Calling, tanto per capirci, inseguendo quindi il ‘modello-ballata’ stile MTV che piace tanto alle ragazzine (e non solo).
Tocca a “Fade out” aprire il lavoro, canzone che - biascicamenti in inglese a parte - lascia ben sperare, allineandosi al modello di cui sopra. “Million faces” scimmiotta invece i giri di chitarra à la The Cult, ma il tenore generale é decisamente peggio rispetto alla prima traccia, anche se c’è un certo feeling che mette insieme un discreto tappeto sonoro; buona soprattutto la parte della batteria, possente e precisa, ma il problema - come sempre - è nelle idee.
Qualche mezza - di idea - si scorge invece in “Mirror inside”, traccia che chiude la demo con una timida spruzzatina di elettronica. Ma, dopo l’attacco, si ricade nella solfa stracotta della ballatona insopportabile che guarda Bon Jovi da lontano e prova ad accreditarsi con un bel controcanto femminile che prova a rifare la Amy Lee degli Evanescence - senza peraltro riuscirci.
Tre pezzi che bastano ed avanzano a presentare una band musicalmente solida, molto attenta e scrupolosa nella preparazione dei pezzi, ma assolutamente priva di mezza idea per... uscire fuori dal tunnel. Magari ascoltati dal vivo, i cinque sapranno rendere diversamente - come tenta di dimostrare il video incluso nel cd -, eppure su supporto sono da staccare dopo due pezzi per l’ardita scioltezza con cui si rifriggono - da soli - nello stesso olio.
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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-07-09 00:00:00
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