NERO Lust Soul 2015 - Rock, Alternativo, Garage

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Dark rock garagista e blueseggiante, vivamente consigliato come ideale colonna sonora per solitudini ad alto amperaggio.

La traccia che battezza questo debutto s’intitola “Death in june”; ecco, insomma, volete una dichiarazione d’intenti più candida di questa? Ciò che però avvicina Nero Kane allo storico progetto neo folk di Douglas Pierce non sono tanto le sonorità – qui di acustico e marziale c’è ben poco a vantaggio di frequenze più ruvidamente goth – quanto la sostanza corvina delle liriche, cariche di spleen decadente e funereo.

L’ex The Doggs Marco Mezzadri decide non solo di miscelare i suoi trascorsi garagisti con le più rockeggianti esperienze gotiche di metà ’80 come i Fields Of The Nephilim, The Sisters Of Mercy, Rosetta Stone e compagnia bella ma, soprattutto, di affidare a una livida anima blues le pulsioni più deliranti del disco, fino a toccare picchi di notturna perdizione onirica davvero coinvolgenti: su tutti i blues borderline, e molto Iggy Pop oriented, di “No sense of crime” e “Bleeding” o quello darkeggiante di “Bitch”, che non sfigurerebbe affatto cantato dal buon Andrew Eldritch. E se “Spirits” rimane forse l’episodio più vicino alle ossessioni del già citato Douglas Pierce la conclusiva “Tomorrow never comes” preserva quella provvidenziale dose di teatralità "bauhausiana" che in un progetto come questo non dovrebbe mai mancare.

Certo, l’originalità è altrove ma ciononostante “Lust soul” suona bene e sa accendere l’immaginazione con le sue tinte cobalto a base di dark atmosferico, psichedelia metropolitana, torvo garage rock detroitiano ed elettronica ottantiana. E poi anche il songwriting sa il fatto suo. Vivamente consigliato come ideale colonna sonora per solitudini ad alto amperaggio.

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La recensione Lust Soul di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-28 09:55:00

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