Il duo ripropone un piacevole e personale incastro di grinta e dolcezza, pop e punk, disordine e consapevolezza.
La voce di Aurora Ricci alias IO è la prima cosa che irrompe, repentina e grintosa, in “Revolver”, che apre il disco dettandone il passo, con la sua alternanza di melodia e urla, pop sixties e foga punk.
Un bipolarismo che attraversa e dà carattere a tutto l'album, dalla vezzosa “L'appuntamento” alla cantautorale “I santi” alla sbarazzina “Tu non sei il mio ex”, dall'evocativa e nebulosa “Lentamente” all'elettrica “Io e il mio cane” alla stratificata “Lui sta sognando”, dalla spettinata “Come un sasso in una scarpa” alla vorticosa “Lei sa” alla rétro “Non hai vinto tu”, all'incazzosa “Povero cristo” e alla morbida “Buonanotte”.
Un incontro di due personalità – quella più legata agli anni sessanta e ai cantautori di IO e quella più rock, punk e grunge della Tigre Barbara Suzzi – che, come e più che nel precedente ep, anche quando entrano in collisione (anzi forse ancora di più) non stridono ma si armonizzano, giocando con forme di tanti “generi” - beat italiano, punk e alternative nineties ma anche dream-pop e shoegaze – fino a creare un puzzle dove i pezzi suonano giusti anche quando sono messi al posto sbagliato.
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La recensione 10 e 9 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-11 10:00:00
COMMENTI (2)
Grrr!!!
grandissime................... le si aspetta dal vivo!