Un esordio totalmente acustico per i Pluvian
"Notes from the reptile's mouth" è il titolo del primo lavoro dei Pluvian, trio padoano in attività con l'attuale formazione dal 2013. Il nome della band prende spunto, come suggerisce il titolo dell'ep, dal nome di un uccello, il guardiano dei coccodrilli, che è solito vivere a stretto contatto con questi rettili, soprattutto ne abita le fauci pulendole e per questo senza mai essere attaccato o mangiato dal suo ospite.
Il trio si lancia in quattro tracce tutte quasi completamente acustiche se non si contano alcune intrusioni ritmiche leggere e soffuse sparse qua e là. L'ambiente che si snoda subito dopo l'ascolto della prima "Bluemoon" è un paesaggio invernale, intimo, racchiuso in uno spazio piccolo e confortante che invita alla riflessione. La linea guida non cambia con la successiva "My friend Lu" e ancora con la successiva "Let it ride"; fino qua si ha la sempre crescente sensazione di essere stati appena catapultati in un pub da qualche parte in America nella stagione più fredda dell'anno. L'ultima "Mr. Benzo" invece perde un po' questa veste e quando entra l'armonica ci dà la sensazione di "un'altra" America, più country e soleggiata.
Ad ascolto finito la sensazione è quella di un lavoro suonato bene e curato nei minimi particolari, dalla registrazione alla post produzione. Quello che fatica ad emergere è invece un'identità personale del gruppo, vista la fortissima influenza grunge presente in ogni pezzo, soprattutto da band come Mother Love Bone e Alice in Chains.
In definitiva un lavoro che suona benissimo e scorre anche meglio ma che fatica a rimanere impresso nella mente. Rimane cristallino il talento musicale dei tre che in ogni momento sembra poter dare quella scintilla improvvisa, che è davvero, l'unica cosa che ancora manca.
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La recensione Notes from the reptile's mouth di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-23 00:00:00
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