Non è un tuffo al cuore, ma una goccia che scava lentamente.
Un concept sulle seconde possibilità che spesso non abbiamo, sulla fine e le assenze, relazioni che implodono o speranze che si infrangono. Se qualche anno fa gli Spiral 69 non mi avevano convinto perché poco personali e troppo lontani dalla verità, qui trovo invece una spinta sincera, un afflato vitale che viene fuori dal carisma di Riccardo Sabetti (anima della band) senza filtri eccessivi: la cura necessaria e l’essenza reale. Le atmosfere possiedono venature dark come sin dagli esordi, ma non mancano ballate, slanci di elettronica, cavalcate nu-metal, come pure ritornelli capaci di entrare subito in circolo.
Un lavoro compiuto e ben definito, dove ciascuna canzone è una potenziale hit radiofonica: navigando in tempi lo-fi, dove l’attenzione spesso si sposta dal risultato all’intenzione, gli Spiral 69 si pongono sulla sponda opposta con un sound dove nulla è lasciato al caso, e ogni brano è limpido, ha la sua architettura sonora che tende alla perfezione, e ogni nota nasce e cresce seguendo un percorso studiato e lineare. Un velo gelato copre ogni passaggio e le emozioni rimangono lì, nel freddo, e forse è proprio questa la qualità principale di questo disco: non è un tuffo al cuore, ma una goccia che scava lentamente.
---
La recensione Second Chance di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-04-28 09:00:00
COMMENTI