Un tripudio di mandolini, chitarre acustiche, banjo, archi che suona pulito, preciso, lineare.
Un tripudio di mandolini, chitarre acustiche, banjo, archi che suona pulito, preciso, lineare. Luca Burgalassi, artista dalla pennata delicata, ha elaborato in dieci tracce quel difficile processo di riappacificazione col proprio passato facendo ricorso alla metafora delle ombre che ci seguono sempre, indipendentemente da dove noi andiamo, e da cui spesso non si riesce a liberarsi.
Un sentimento di malinconia, filtrato però dal distacco tipico di chi si guarda alle spalle consapevole dell’inevitabilità e dell’urgenza di certe scelte, indipendentemente dal risultato odierno.
Accanto a rivisitazioni di musica medievale scozzese come “Lord Randal”, brano eseguito in collaborazione della cantante londinese Wendy Nieper, coesistono arrangiamenti che spaziano dal delta blues (“Highs and Lows”) al folk strumentale (“8.34 Orange Road”), passando attraverso ballate alla Glen Hansard come la splendida "Shipwreck", che prendendo spunto dalle navi che solcano il mare in ogni condizione esorta ognuno di noi ad inseguire il proprio percorso senza pensare troppo al peso che esso avrà sulla nostra esistenza.
"Shadows And Fragments" è dunque un invito a scrivere nuove pagine del grande libro della vita, senza però strappare o dimenticare quelle vecchie e ingiallite che abbiamo accumulato nel corso degli anni.
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La recensione Shadows and Fragments di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-17 09:50:00
COMMENTI (1)
Grande songwriter....