Una rasserenante perdizione cosmica per rifuggire da un’ingenerosa realtà, secondo i dettami del più classico krautrock tedesco…E non solo.
Dietro il moniker Spiralized si nasconde un’irrequieta anima solitaria – come, del resto, accade solitamente con i progetti elettronici homemade – in evidente stato di vagabondaggio mentale tra i meandri di un cosmo misterioso e rasserenante, immaginato come salvifica via di fuga da una realtà forse un po’ troppo ingenerosa. Le cinque composizioni strumentali approntate dal ferrarese Davide Camattari tratteggiano, infatti, un rassicurante iperuranio privato dove potersi rifugiare per ritrovare se stessi, eclissando i rimorsi e i rimpianti di una vita dietro una schermatura di atmosfere siderali dalle dinamiche cangianti e i colori bluastri.
Nonostante le premesse concettuali, dunque, le innegabili tracce di cupezza dei 35 minuti abbondanti di “Abstract Liquid Elements” risultano comunque ben compensate da un’aura generale di beata perdizione cosmica, per quanto sviluppata attraverso un copione per nulla pioneristico quale quello della Kosmische Musik tedesca e del minimalismo contemplativo di scuola Brian Eno (l’opener “A lot of emotions”, “A little elf”). Le frequenze future pop di “Altered lives esplode”, le tossine IDM di “Absentia leaved me empty” e gli impulsi melodicamente fine ‘70 di “Another lysergic experience”, tra Space e primissimi Simple Minds, riescono persino a infondere una provvidenziale leggerezza dancefloor a un quadro sonoro – totalmente in digitale – che rimane comunque squisitamente meditativo e immaginifico.
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La recensione Abstract Liquid Elemens di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-18 09:50:00
COMMENTI (1)
Io non so come ringraziarti per la splendida recensione, molto più di quanto immaginassi. Hai saputo leggere e di conseguenza trasmettere lo stato d'animo che permea questa mia sofferta opera. Cercherò di fare il prossimo più solare, promesso ! (anche se sarà difficile...)
Grazie
Davide