Una fortezza sonica sospesa sui decibel costruita con pregevole materiale di seconda mano.
Il buon Luca Bottigliero fa tesoro delle sue fattive collaborazioni, come batterista, con One Dimensional Man, Lucertulas e Giorgio Canali – e quindi della sua pluriennale esperienza on the road – per far deflagrare al meglio la sua sensibilità electro-noise all’interno di un progetto solista che guarda agli States più turbolenti.
“Grayscaleye” ingoia le più abrasive matrici post-grunge della west-coast americana per rivomitarle, esponenzialmente più alcalinizzate, dentro un urticante vestito elettronico. Com’era lecito aspettarsi a tenere saldamente in piedi questa fortezza sonica sospesa sui decibel sono ovviamente le ritmiche granitiche imbastite dal Nostro (eccellente il lavoro di “Flame”) così come irrobustite da un devastante collante sintetico di palese scuola N.I.N. (su tutte il singolo “Hexagonwave” e “We’ll walk on the land”). Non mancano ovviamente le sfumature intermedie, dalle voglie nu metal di “Empire” al noise-grunge acrobatico del binomio “No horizontal/No vertical” (sull’asse Tool/Helmet) fino al panoramico congedo in chiave folk-distopica di “Sun” (il brano più sperimentale del lotto).
Un progetto dal trascurabile valore pioneristico – all’interno del quale la voce, peraltro, riveste un ruolo secondario – ma che ciononostante riesce a riservare notevoli sorprese quanto a muro di suono e scenografici umori apocalittici.
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La recensione Grayscaleye di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-08 09:00:00
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