Primo album completo per una formazione lombarda in giro da 10 anni che ha lasciato dietro di sé innumerevoli demo. Nati come una sorta di divertissement, gli X-Mary sostengono di non suonare musica demenziale e questo può essere vero nel senso che si distaccano dai canoni del gruppo demenziale medio. Tuttavia i loro testi sono intrisi di goliardia e sarcasmo e a tratti sono molto spassosi da ascoltare. Per dire, gli Skiantos potrebbero apprezzarli molto.
La musica guarda invece soprattutto all’hardcore come dimostra il brano che apre il cd, “Bevi!”, che con la sua ruvidezza mi ha portato alla mente la stagione d’oro del punk italiano. Altri brani grezzi e selvaggi sono: “GG Allin”, “Hardcore of X-Mary #2” e “Hardcore of X-Mary #1” i cui titoli sono del resto molto eloquenti. Tuttavia abbondano le citazioni, le parodie e i crossover insoliti, così come i riferimenti più ampi, dai Dinosaur Jr. di “Te ne vai”, alla bossanova di “Tu sei lì” (da notare anche l’originalità dei titoli), dal blues di “Azzurro”, all’oi-punk di “I più forti siamo noi”, dallo ska-punk di “Te disi no che roba fo”, al valzer demente di “Allucinazioni lucide” in onore de «…il cotechino, la polenta, le cipolle e le verze di Graffignana…» e forse il brano più divertente. Nel complesso questo cd si dimostra positivo, ma anche troppo prolisso, nel senso che non tutte le canzoni sono supportate dalla stessa freschezza di idee. Quando questo accade è un piacere ascoltarli. Sulla distanza, però si avverte un po’ di stanchezza.
---
La recensione Day Hospital di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-08-31 00:00:00
COMMENTI