Nanco ACERRIMO 2016 - Cantautoriale, Rock, Indie

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Un disco sincero ed eclettico, che racconta l'amore in tutte le sue forme.

Una voce morbida, che sa tuttavia diventare grintosa e affilata all’occorrenza. Nino De Crescenzo in arte Nanco, con un passato in una band tributo agli Afterhours di cui a tratti se ne sentono gli echi, mette in piedi un album che dosa ampi spazi di tranquillità e scariche improvvise di aggressività grunge.

Se nella prima parte infatti le chitarre acustiche la fanno da padrona, creando atmosfere all’apparenza serene, in cui si narrano storie d’amore quotidiano che gonfiano il cuore e rendono meravigliosa anche la più normale delle nottate (“Il periodico di turno”), con “Virtuale” si passa per così dire al lato oscuro dell’anima rock, quella incazzata, dura e pura, pronta a puntare il dito contro una realtà sempre più “aumentata” dalla costante presenza di Internet e delle ipocrisie che derivano dal suo abuso.

In mezzo a ballate classiche da falò sulla spiaggia che raccontano un’umanità comico-grottesca (“Carolina e la pioggia”), convivono confessioni di ex terroristi pentiti e delusi da un cambiamento che da oltre trent’anni è stato auspicato, invocato, ma mai davvero arrivato, rendendo così vani e illusori i sogni di rivoluzione di una (o forse più) generazioni.

Ma in fondo anche questo è pur sempre amore: un amore per un paese pieno di stridenti emozioni e immagini tragicomiche, che si specchia perfettamente in questo disco dalla natura sincera ed eclettica.

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La recensione ACERRIMO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-22 09:00:00

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