Primo disco per la neonata etichetta di Franz di Cioccio (gia'...il miticobatterista dei PFM!) e secondo album per la band che gia' avevasuscitato positivi consensi in tutto il mondo con il suo precedente disco,tradotto anche in lingua inglese.Molti sono punti di contatto tra i 2 primi lavori, a cominciare proprio daltitolo dell'ultimo, "Frammenti simili", e dalla copertina, (unainfermiera con 2 bambini in braccio) che ne evidenziano la comune nascita.Questo secondo lavoro e' forse un po' meno vario del primo perche' la bandha ormai raggiunto una giusta maturita' creativa, ma non e' menointeressante; ha anzi il compito di ribadire che i Movida, seppur diformazione cosi' giovane rispetto ad altri gruppi, rappresentano ormai unadelle piu' attive e competitive realta' della scena rock italiana.La loro musica infatti, graffiante ed aggressiva, si unisce quasi semprea testi molto ispirati e riflessivi in una combinazione assolutamenteriuscita di rock e poesia; anche se il genere sembrerebbe non permettereforti tratti di originalita', vi assicuro che catalogarlo solo con iltermine rock sarebbe troppo riduttivo... gia' dal primo ascolto si puo'comprendere infatti come nel disco siano state concentrate influenzemusicali molto diverse tra loro e siano state adattate in modo darisultare come naturali, in modo da creare un tuttuno molto lineare.Personalmente la canzone del disco che preferisco e' "Isole", incui i Movida si esprimono al massimo, facendo sembrare tutto facile,anche nei passaggi piu' ricercati o piu' ardui.Del resto non ci si deve sorprendere, infatti i 5 componenti sono tuttidotati di una ottima tecnica maturata durante svariati anni di esibizionidal vivo e partecipazioni a dischi di famosi artisti italiani.Il disco nuovo "Frammenti simili" e' quindi una conferma del lorotalento, e, unito al primo album, rappresenta per i Movida un ottimoinizio; da seguire sicuramente con interesse il proseguio della lorocarriera, con la speranza che sappiano cercare sempre nuovi spunti einnesti musicali sempre originali per le proprie canzoni.
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La recensione Frammenti simili di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-03-16 00:00:00
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