Cominciamo dal capitolo strettamente musicale: l’Alsoband continua ad avere quel bel suono di rock grezzo dal sapore piacevolmente ‘antico’ (dove per antico si intende quel genere che un tal Vasco di Zocca portava avanti in quegli anni ottanta assieme alla sua compagnia di allegri musicanti) che già aveva caratterizzato il precedente lavoro.
Il nuovo parto del gruppo di Pordenone, invece, è una super raccolta di brani scritti in oltre vent’anni, selezionati in base ad un denominatore comune che ne lega immancabilmente tutti i testi: l’insondabile e misterioso mondo delle donne. I riff di Pessa e soci (di pregevole fattura) sono la cornice di nove racconti in cui si parla sostanzialmente del genere femminile nei modi più svariati, andando ad esplorarne forme e costumi. Forse però nove canzoni messe una in fila all’altra, con lo stesso tema, sono troppe, tanto da apparire alla fine scontate, a prescindere dalla piacevole musicalità della quasi totalità delle tracce. Ma questo è il rischio che inevitabilmente si corre quando parolieri e musicisti decidono di mettere su cd un album ‘a tema’, proprio come in questo caso.
Le prove migliori si ascoltano comunque in tracce come “Volare” e “Anna my dear”, che pur non essendo tracce stilisticamente rivoluzionarie - ma non credo sia questo lo scopo ultimo del gruppo-, sono quelle che più attraggono per i suoni accattivanti. Nella seconda delle due, si contano anche i virtuosismi musicali della band che conferiscono quella marcia in più a tutta la traccia. Buona prova anche per la ballata “Grande Amore”.
In sostanza questo cd non entra nella classifica della categoria ‘innovazione’ per la personale pagella del 2004, ma è sicuramente un prodotto che riporta indietro di qualche anno, quando il rock, anche in Italia, checché se ne dica, si faceva con il cuore in mano, una sigaretta sempre accesa sulle labbra, mettendo nero su bianco le semplici vicende di tutti i giorni raccontate nella loro quotidiana semplicità.
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La recensione Il peso delle donne di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-10-05 00:00:00
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