E' un lavoro molto interessante quello che ci propongono gli HUSH da Pisa a cominciare dalla stessa copertina del loro Cd OM,realizzata da Matteo Guernaccia, che riecheggia allucinate atmosfere indiane e paradisi sulfurei e acidi di una pace da molti evocata e da pochi trovata.
Niente di più sbagliato. I ragazzi pisani hanno molto da dire e lo dicono con ritmi tutt'altro che melanconici, si fanno sentire e certo non si accontentano di restringere le loro influenze a pochi generi. Così descrivono la propria musica "Un accenno punk, una generosa presenza hard, una buona dose alterazioni psyco e qualche vagito blues" in un disco dove è la contaminazione a farla da padrone. Correnti e ritmi diversi si intrecciano creando uno stile originale e molto ben realizzato non univocamente definibile, ma sicuramente all'insegna della diversità : si va da ritmi e suoni in levare quasi ska, a quelli in battere con la stessa padronanza da artisti consumati che sanno bene in che direzione si stanno dirigendo.
I Gruppi a cui ad un primo ascolto il gruppo di Pisa sembra inspirarsi sembrano essere quelli ormai divenuti classici nell'avanguardia italiana come i Marlene Kuntz, come appare dal primo pezzo Waves from the planet, pur mantenendo la propria originalità espressiva e non sfigurando assolutamente nel confronto.
OM è un bel Cd da ascoltare e riascoltare che ben esprime quanto di prolifico c'è nella musica italiana dei nostri anni. Per contatti: 011/ 4342588.
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La recensione OM di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-01-31 00:00:00
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