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Gli Evil Twin tornano dopo un anno con un ep mistico che alza ulteriormente le aspettative per questo duo

"Yesh" è il secondo ep del duo bolognese Evil Twin che, a dimostrazione di una solida coerenza progettuale, si presenta non solo come la continuazione dell’esordio "Ayin", ma come suo completamento. "Yesh" e "Ayin" sono due termini provenienti dalla Cabala ebraica che significano rispettivamente qualcosa (nel senso di essenza, esistenza) e nulla. Sono i due concetti contrapposti usati per descrivere la creazione del mondo dal nulla. La contrapposizione è efficace perché ci spiega come uno sia il completamente necessario dell’altro, ma anche il suo specchio riflesso, il suo contrario: "Ayin" aveva un approccio molto strumentale, con atmosfere che sfioravano la deep house; "Yesh", invece, si mostra più etereo, elettronico e tendente all’ambient. L’atmosfera oscura, riflessiva, accomuna i due ep in un corpo unico.

Il riferimento alla cultura ebraica non è solo terminologico: il ritmo meditabondo gioca e accompagna evidenti influssi musicali di gusto orientale. "Introducing Sisifo", la traccia più strumentale dell’ep, ne è la prova più chiara. Ma non finisce qui. Il richiamo alla Cabala serve anche a sottolineare un certo concept: il misticismo evocato da una traccia come "Voices", che non chiamiamo religioso ma per lo meno spirituale, rende l’atmosfera oscura un invito a un viaggio, addirittura a un rituale.
Questo viaggio mistico potenziato dal forte influsso esotico crea connessioni musicali a più livelli, che non vediamo l’ora di ascoltare in un lavoro più lungo.

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La recensione YESH di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-16 10:00:00

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