La tradizione non è mai stata così poco tradizionale come in questo ep dei Mc'Fly's Got Time
Suonare country-folk in Italia è sempre coraggioso, non è un genere di grande diffusione, e se per tradizione in America il contry assieme al blues hanno generato il rock nella sua forma più classica e conquistato il mondo, nel bel Paese probabilmente l'equivalente è la melodia napoletana, ovvero ciò che varca a fatica i confini campani.
"Elsewhere" è la prima produzione dei Mc Fly's Got Time, un quartetto romano appeso tra Tim Buckley e Beck, con la camicia a quadri e le bretelle agganciate a quei riff semplici e ripetitivi che ringalluzziscono dal primo ascolto. A comiciare da "Dance", singolone energico ed estivo, dal cui giro di chitarra è impossibile uscire per minuti e minuti, e trasferire poi l'impeto in una più tradizionale "I'm a sailor" dove fa capolino un mandolino, lo sguardo si perde in acquatici pensieri, e l'orgoglio di essere marinai si impadronisce di chi ascolta.
"No one (runs faster than the man in the yellow shirt)" e "Sammy", sono ballate semplici ma curate, che mantengono un morbido incedere lo-fi con gli stivali impolverati su una strada a stelle e strisce che sembra non finire mai, la nostalgia di volti e momenti diventa fortissima. Nel mezzo di questi due brani, "Lie", che spezza di netto con un registro più deciso e un ritmo tutto giocato sul rullante della batteria, e subito scatta la line dance. Il disco si chiude con una ghost track, reprise di "I'm a sailor" in cui Joe Victor regala un featuring che è tutto un programma, con urla e graffi vocali unici.
La tradizione non è mai stata così poco tradizionale come in questo ep, primo passo verso un full lenght dalla connotazione che è difficile ipotizzare lontana dallo "spaghetti country", ma che se suonata bene come fanno i Mc Fly's Got Time non può che mettere di buon umore.
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La recensione Elsewhere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-08 10:00:00
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