Play. “...sono già smarrita e nostalgica” . Contro i molti luoghi comuni sull’estensione vocale quale sinonimo di virtuosismo e maestria, Francesca riscalda quasi in sottovoce riempiendo anche laddove l’elemento strumentale è appena accennato. Il primo pezzo dell’album, “La Finestra”, è una poesia tradotta in canto, un testo fortemente ricercato e una musica appena accennata all’inizio. In un momento in cui difficilmente la sostanza sovrasta la forma, i Petramante bilanciano perfettamente parole e musica senza perdersi in sprechi di destrezze musicali. Essenziali. A volte rendendo l’idea di un lavoro quasi “casalingo” ma per questo vero e sentito.
Rispondono all’ atmosfera malinconica del primo pezzo, “Distillami” e la successiva “Atterro”, in cui l’ esecuzione diventa più serrata e scandita, con influenze che ricordano vagamente il fortunato album “Confusa e Felice” della Consoli. Ciò non toglie nulla né al pezzo né alla voce di Francesca che personalmente ho trovato bella proprio perché diversa tra le tante. In realtà sono rimasta colpita sin dalla presentazione giuntami con il cd. Una lettera scritta a mano. Senza tante pretese, senza premi elencati, senza eccellenti collaborazioni. Semplicemente il motivo per cui suonano. Non vi nascondo che il loro cd scandisce tuttora i miei viaggi in auto.
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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-02-17 00:00:00
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