Fleurs du Mal Luna Blues 2005 - Rock, Blues

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Più di venti anni a scrivere musica. Provateci voi a stare in giro così tanto tempo senza rompervi i coglioni. I Fleurs Du Mal lo hanno fatto e non sembrano avere alcuna voglia di smettere. Orgogliosi di respirare polvere nei palchi di tutta Italia (ed Europa), componendo dischi che frantumano gli specchi e se ne fottono di trastullarsi nelle mode passeggere. Intransigenti e fieri di un rock anacronistico e ormai fuori tempo massimo, ma suonato con una gioia e un'intensità che andrebbero premiate con il disco di platino. Un vero esempio per chi oggi vuol mettersi a suonare. Rispetto massimo quindi, quantomeno per l'integrità e la purezza. La musica però si evolve e non fa sconti. Nel raccontarla non ci si può lasciare influenzare dal medagliere. Pertanto non resta che armarsi di pazienza e allargare le braccia, arrendendosi alla noia mortale di questo Luna Blues, ottavo disco della formazione capitolina, già pubblicato nel 2003 per la Blonde Records e ora rimesso in circolo da Storie di Note.

Forti della loro esperienza, i musicisti romani propongono una formula ormai collaudata, mettendo la loro abilità strumentale al servizio di canzoni da manuale, ma prive di ogni minima ispirazione. Canzoni toste e impeccabili, immerse in un rock raffinato e battagliero, straboccante di pathos e retorica. Dodici brani che si lasciano modellare dal rhtym&blues e dal funky fino a swingare sul jazz.

Musica a cavallo tra anni 70' e anni 80. Una carrellata di clichè suonati al limite della perfezione, ma avvolti da una totale assenza di idee. A nulla servono le mille variazioni e i tanti strumenti usati. Nemmeno il miscuglio di inglese, italiano e spagnolo aiuta a risalire la china, considerando il livello scolastico dell'interpretazione anglofona e il basso spessore dei testi in italiano.

Pur dando per scontato che il complesso romano consideri l'originalità come un nemico, ciò non toglie che sia possibile fare belle canzoni senza risultare futuristi. Purtroppo nel disco dei Fleurs du Mal le belle canzoni non ci sono. Onore alla lunga militanza, ma la musica va avanti.

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La recensione Luna Blues di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-02-21 00:00:00

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