Sono uno che fa fatica a capire certe cose e che crede nei piedi e nelle mani, son fatto così. Questo singolo dei Cherry Stone ad esempio, non riesco a dargli una collocazione. Il testo di Clone tratta del fenomeno clonazione dal punto di vista musicale: MTV merda, tanto per capirci. Poi ascolti la musica e suona come una pletora di altri gruppi nu metal che vanno su MTV.
Capisco la cosa possa essere voluta e magari il richiamo alle opere di gente come i Linkin Park sia un modo per prendere per i fondelli un po’ tutti, sé stessi in prmis, sento però comunque molto odore di “prodotto”.
E’ solo sotto questo punto di vista che posso essere duretto col gruppo, il resto è confezionato bene, dal rapper con la voce nasale à la Cypress Hill ai suoni della parte strumentale. Sotto questo punto di vista, non mi stupirei certo di sentire il pezzo su di un network radiofonico, uno qualsiasi che propone hook cantati per ficcarli nelle teste e non farli uscire più.
La mancanza di coerenza non mi stupisce comunque, non se il Maxx Monopoli coautore del pezzo è lo stesso che conosco io.
Non mi chiamo Paolo ma mi piace la house, con tanto affetto da parte di uno che è sempre stato tamarro dentro.
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La recensione Clone di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-04-01 00:00:00
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