Una discesa nei propri inferi interiori a ritmo di un trip-hop dai toni contrastanti.
Perché il personaggio e il mito di Orfeo affascinano così tanto e danno vita a tante letture, riletture e riscritture? Forse perché la sua discesa agli inferi – e risalita - non è altro che il viaggio che ognuno di noi fa, più o meno spesso nella vita, nelle profondità del proprio essere, alla scoperta dei sentimenti, di cosa si è disposti a seguire fino all'inferno, di cosa si vuole vedere, di cosa si può lasciar andare. Che è un po' anche la “missione” dell'arte e della musica, in generale, e lo è sicuramente per il duo italo-lussemburghese Orfeosdream, che in quest'album racconta discese e risalite, scandaglia profondità e conflitti interiori: succede per esempio in “You”, algida e allo stesso tempo ossessiva, dicotomica e solo all'apparenza romantica, dichiarazione d'amore. O nel gioco di contrasti di “My Thrill”, dove su un tappeto sonoro minimalista si distende la voce di Chantal Kirsch, che spazia da una passionalità venata di jazz al tono freddo e asciutto con cui intona le parole “Constantly burning, burning for action”. Succede ancora più apertamente nello scavo di “Dust”, esplorazione trip-hop nei meandri di un indefinito tormento dell'anima, passando per la martellante “Above The Water” e tornando infine sulle note di una “Dust” reinventata dal remix di Cixxx J, per (provare a) riemergere dal buio, e farlo ballando.
---
La recensione You di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-05-08 00:00:00
COMMENTI