Un disco autoprodotto da un duo di musicisti (trio dal vivo) con un manipolo di amici, "Race for the Glue" è il primo full length dei marchigiani Hungry Roz.
Le sonorità sono quelle calde del rock e del grunge, anche se alle volte lo standard è quello del rock melodico americano, come in “Help me (if you can)”. Il disco è ben registrato e realizzato, ma mi chiedo in realtà quanto possa reggere il contenuto che, seppur rispettoso dei canoni ed anche abbastanza personale (o professionale?) nella sua resa, non sa davvero dare qualcosa di più, qualcosa di nuovo o di notevole. Le canzoni si mantengono composte nella media, con qualche punta di spicco (spettacolare la chiusura di “Rock tanza star”) e tanta, troppa normalità di contorno. È strano, perché dietro il disco si percepiscono chiaramente capacità e cura, ma le tracce passano lasciando indifferenza e persino un po’ di noia. Sarà che dopo un’ora è difficile mantenere viva l’attenzione dell’ascoltatore, e che forse la tattica migliore rimane quella di proporre solo il meglio, l’indispensabile. Sarà. Ad ogni modo questo Race for the Glue mi pare un’opera riuscita solo in parte. Speriamo che nel futuro i contorni del lavoro degli Hungry Roz siano più chiari, snelli e netti.
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La recensione Race For The Glue di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-05-18 00:00:00
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