Non è facile recensire un gruppo che nelle note stampa definisce il proprio genere "funky-metal RAP". Il quintetto in questione, di adozione milanese, pensa che basti ispirarsi a nomi quali Rage Against the Machine, Iron Maiden, Frankie High Energy MC, Red hot chili peppers e Dog eat dog per dar vita ad una proposta interessante.
Così capita che il demo "7note experience" non esprima assolutamente nulla, se non generare sorrisi (amari?!?) di fronte ad affermazioni del tipo: "Non ci dobbiamo sentire come persone che abbattono un muro. La musica in Italia rimarrà attaccata ancora per molti anni ai soliti e solidi canoni commerciali (da cui comunque ci dissociamo largamente)".
Come se non bastasse, si rincara la dose: "Il nostro vuole essere solo un tentativo di distrarre la gente, incanalandola verso quello che noi crediamo essere qualche cosa che si discosta nettamente dall'appiattimento musicale contemporaneo. Non ci sentiamo degli eroi, semmai vorremmo essere i paladini della fantasia ingaggiati per scoprire come fondere ritmo, energia e testi sensati."
Pensavo che personaggi come Che Guevara, Malcolm X o chi per loro fossero tramontati come simboli della mitologia nazional-popolare, e invece i Podio sembrano essere animati dallo stesso sentimento. Quando nella 2° traccia si lanciano in inni (scontati) come "istruzioni per l'uso, indicazioni, avvertenze/la musica è la medicina delle coscienze", non solo si rimane a bocca aperta per l'(ab)uso delle liriche, ma sembra di tornare indietro nel tempo quando si presta attenzione ai riffoni generati dalle chitarre.
Il rock, inteso a 360°, continuo a pensare che non viaggi sui binari dei Podio, ai quali consiglio un corso di aggiornamento per provare a salire sul treno giusto.
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La recensione 7 note experience di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-09-13 00:00:00
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