È un buon tentativo, ma non è ancora maturo.
Il quartetto di Piacenza Crudelìa, che si distingue dalla cattiva de "La carica dei 101" Crudelia De Mon per l'accento sulla "i", pubblica il primo disco vero e proprio, composto da 9 tracce.
È sicuramente una bella prova per un gruppo emergente, soprattutto per alcuni pezzi, come "Downtown Mumbai", "I pay for it", "A little bit wiser" che riflettono bene il panorama jazz e blues a cui i Crudelìa si rifanno, anche se poteva essere sfruttata meglio la strumentale di "Muddy Waters", che ha del potenziale.
Le strumentali sono interessanti nel complesso, ben studiate e con un buon utilizzo delle chitarre, anche se ciò che lascia un po' di perplessità è l'accostamento della voce, profonda e dal timbro graffiato, che rischia di diventare una brutta caricatura di King Krule.
Non è un prodotto completamente malvagio, ma è ancora un frutto acerbo.
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La recensione Threshold di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-02-20 00:00:00
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