Un disco oscillante tra punk ed emo che ribolle di energia grezza e urla in faccia all'ascoltatore la propria musica, senza filtri.
A volte capitano dei dischi che non si sa bene dove mettere. Prendiamo per esempio “Immersione di gruppo” dei T.MAN.FAYA. Alcuni potrebbero concentrarsi sui ritmi hardcore e sulle sonorità aggressive, altri rimanere colpiti dalle urla e dalle influenze emo che aleggiano nei brani (vedi “Attraverso nuvole”). Posso già immaginare le infinite diatribe che potrebbero sorgere tra gli appassionati di spaccamento in quattro del capello del genere musicale. La verità, tuttavia, è che anche qualora riuscissero ad affibbiare un’etichetta precisa ed esaustiva a questo album, continuerebbero a non cogliere il punto principale. Il punto principale è che questo disco è bello.
Qualcuno potrebbe obiettare sul fatto che “bello” non è la parola più adatta: i dodici brani che compongono l’album sono grezzi, quasi rozzi, permeati dalla grande e quasi disperata urgenza di buttare fuori musica e parole perché arrivino dritte in faccia all’ascoltatore –anche a costo di una certa approssimazione. Non c’è spazio per l’armoniosità, per la ricerca del particolare che soddisfi il gusto. C’è solo una grandissima fretta, una furia che va espressa immediatamente, e che non lascia nemmeno il tempo di trovare il modo migliore per farlo.
Ma c’è qualcosa di più bello di una musica che sembra dover correre per la propria vita?
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La recensione immersione di gruppo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-31 21:11:28
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