Otto brani che alla costante ricerca di un sound che unisca funk, jazz e prog, ma che resti aperto a spunti e stili piuttosto diversi tra loro.
Sono giovani e indubitabilmente bravi: gli Universound vengono dalle Marche e sono un gruppo di promettenti musicisti provenienti dagli studi in conservatorio e uniti dal desiderio di divertirsi con ritmi coinvolgenti e arrangiamenti precisi. "Elefunk", loro disco d'esordio, raccoglie infatti otto brani che si muovono nella costante ricerca di un sound che unisca funk, jazz e prog, ma che resti aperto a spunti e stili piuttosto diversi tra loro.
Se nei primi pezzi il groove è costante e il ritmo sempre alto grazie all’elegante strumentale “Ego” e il funk serrato di “Elefunk” e di “High Funk (MonkeyTown)”, in cui si esplorano prima il cantato in inglese e poi quello in italiano, è con i suoni retrò di “Signorina” che l’album si fa ancora più interessante, virando verso un più accentuato desiderio di sperimentazione. “Thin Line Trips” si muove infatti verso sonorità più contemporanee, mentre la splendida “Let us take you home” cambia ancora atmosfera, ispirandosi al pop d’autore. La contaminazione si completa con “Bonustrack-Slang”, che si spinge fino alla fusione con il rap, evidenziando così le potenzialità di questo progetto.
“Elefunk” è un disco pieno di qualità, ma per coltivare in pieno il loro talento gli Universond devono continuare ad scoprire: la curiosità è il modo migliore per crescere.
---
La recensione Elefunk di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-20 22:17:56
COMMENTI