La dark wave degli Ash Code è gelida ed elegante come sempre.
“Clap your hands to the beat”: letto così, l'invito sembrerebbe far parte di un allegro brano ballabile e poppettaro. Se non lo estrapoliamo dal suo contesto invece questo battito di mani e il beat che dovrebbe sottolineare accompagnano una danza che di allegro non ha assolutamente niente. Ancora una volta, infatti, Alessandro Belluccio, Claudia Nottebella e Adriano Belluccio ci portano sì in un locale dove si può ballare, ma è un locale immerso nell'oscurità e tutto dipinto di nero. Fedeli alla linea (nera), gli Ash Code continuano a raccontare i loro mondi – in questo caso storie di passati e futuri distopici che riflettono una contemporaneità di “schiavitù tecnologica, guerrieri da tastiera, cuori ghiacciati, arte corrotta, promesse rotte, ma con una piccola possibilità di redenzione” - con il linguaggio di una dark wave non innovativa ma elegante, gelida - “Icy Cold” è un titolo più emblematico che mai -, mitteleuropea – la title-track è un omaggio all'amata Germania, cantata in tedesco con Luca Gillian dei Die Selektion -, avvolgente come solo le tenebre profonde.
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La recensione Perspektive di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-25 12:02:55
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