Un rock da vento nei capelli, moto custom e occhiali aviator quello dei Mescalero Station, che con “Silicone” confermano la loro formula sincera e dedicata ad un pubblico di aficionados
Un rock da vento nei capelli e moto custom nere, un rock da occhiali scuri a specchio modello aviator, un rock che diffonde stelle e strisce al suo passaggio, mentre cerca utopicamente di seguire un’aquila in volo. Questo è il rock rustico e verace dei Mescalero Station, che si inchinano di fronte a Massimo Priviero, pregano un dio chiamato Vasco e flirtano con i Mötley Crüe scambiandoli per donne, per poi, dopo il loro rifiuto, finire in terapia da Ligabue.
Con il loro quinto lavoro sulla lunga distanza, intitolato “Silicone” (che, anche senza la conferma dell’immagine della copertina, era chiaro fosse un riferimento al silicone che ammorbidisce le forme femminili e non a quello della più nota “valley”, dalla quale i nostri si discostano con naturalezza, mostrando di preferire la realtà concreta e tangibile piuttosto che la tecnologia o la virtualità), la formula della band di Bellaria Igea Marina (RN) rimane sempre fedele ai valori del fervido e melodico rock dei primi anni ’90 che ancora subiva il fascino dell’hard rock degli Eighties.
Non si contano più le band che oggi si rifanno ai suoni di quella magica epoca musicale, ma i Mescalero Station quel decennio l’hanno vissuto sulla propria pelle, piantando già al suo interno il seme della loro stessa carriera musicale, per cui la proposta, a differenza di molte altre, giunge sincera. I rocker emiliani dimostrano grinta e voglia di far sentire la propria voce, senza alcun intento di originalità ma solo per poter “suonare le loro canzoni”, come dichiarano nell’homepage del loro sito ufficiale.
Una proposta che finisce per diventare di nicchia, dedicata agli over “anta” nostalgici e desiderosi ancora di vento tra i capelli (almeno per quei pochi che sono rimasti dalle antiche chiome) ma che raccoglie questa fetta di aficionados e gli regala una mezz’oretta di emozioni forti di quelle che cercavano da tempo.
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La recensione Silicone di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-05 13:00:12
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