Pop-rock ottimista e pieno d’energia in “Zerø”, disco dei milanesi Geyser, che tra Negramaro e Modà cercano con determinazione di farsi strada per trovare il proprio posto nel mondo
I Geyser devono essere degli ottimisti. Il loro sguardo sulla realtà, a giudicare dalle sette tracce che compongono “Zerø”, è sempre filtrato da una sorta di idealismo positivo e battagliero, che non punta tanto a mostrare un mondo tutto rose e fiori quanto a tentar di immaginare le possibili soluzioni o vie d’uscita dai luoghi o dai momenti più bui, quando si è sommersi dalle difficoltà e sembra che l’unica strada sia la rassegnazione.
Questi rocker milanesi rispondono invece con coraggio, osservando come laddove c’è il nulla ci può essere ancora un qualcosa e laddove c’è oscurità può tornare ad accendersi una luce: “mentre lentamente crollerai esanime inventerò una soluzione”, cantano nella traccia che porta il nome stesso della band.
Lo “Zerø” del titolo di questo disco quindi rappresenta l’inizio di una serie numerica che vuol tendere all’infinito pur con la consapevolezza di avere tanta strada da percorrere.
Nella loro presentazione dichiarano che “nulla è già scritto, niente vuole essere scontato” ma a dire il vero la tradizione pop-rock con testi in italiano, cui traggono ispirazione per le loro composizioni, ha così tanti riferimenti che il rischio di cadere in qualcosa di “già scritto” e un po’ “scontato” è davvero dietro l’angolo, però i fan dei vari Negramaro e Modà saranno certamente entusiasti di poter cominciare a seguire una nuova band perfetta per le loro orecchie.
Tralasciando qualche piccola imprecisione, questo “Zerø” è un buon inizio per ragionare sulla propria “cifra” stilistica (è il caso di dire), osando un po’ di più con arrangiamenti e suoni nuovi e spingendo ai massimi livelli la vena poetica sognatrice e risoluta al tempo stesso, che già traspare attraverso queste prime canzoni.
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La recensione ZERØ di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-25 19:24:00
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