Rock funkeggiante per i Maxiata, formazione abruzzese venuta alla luce nel 2001. Questo omonimo è il loro primo disco, che già si presenta ben prodotto, scritto e suonato, con qualche buona idea al punto giusto. Un esempio in questo senso è l’uso di un dj in alcuni brani, che col suo scratching sposa alla perfezione l’anima funk degli stessi. I pezzi sfilano leggeri e piacevoli, con episodi meritevoli d’attenzione (“Verso oriente”). L’amalgama proposto funziona splendidamente, grazie all’apporto di tutti i membri del gruppo ed alla scrittura che riesce a non annoiare.
Da parte mia posso dire che una componente ancora più spiccata di jazz e trovate come lo scratch sarebbe stupenda, anche perché i momenti deboli del disco sono quelli in cui ci si appoggia troppo sulla gamba pop, che risulta un po’ troppo risaputa e poco personale. È comunque una semplice questione di gusti, anche su quel versante i risultati sono accettabili e le possibilità per l’eccellenza si sentono.
Nel complesso quindi già ora il gruppo sa farsi valere e produce materiale degno di essere riportato nei solchi di un disco e sui palchi dello Stivale. Speriamo che i Maxiata continuino su questa strada.
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La recensione Maxiata di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-07-05 00:00:00
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