Rap ben scritto con spunti interessanti da parte di un giovane della Bullz Records
Il rap, com'è noto, negli ultimi anni ha vissuto un notevolissimo boom: c'è una grande richiesta, soprattutto da parte degli ascoltatori più giovani, e quindi sono sempre di più le produzioni nell'ambito di questo genere. In un settore musicale così affollato, il problema può diventare l'originalità: come distinguersi?
Per questa domanda forse non esiste una risposta "scientifica". Silent Bob (Bullz Records) ad esempio, scrive bene, rappa bene e segue il solco della cultura hip hop: nelle tracce di "Silent" ci sono i soldi, le citazioni, la crew, i riferimenti a icone come Kurt Cobain e c'è pure l'amore ("Come abbiamo fatto"). Forse l'unico elemento un po' anomalo potrebbe essere la strofa introduttiva di "Poteva andare bene", tra la poesia e il sogno: il videoclip di questo brano è un interessante cortometraggio in bianco e nero.
Il giovane rapper lombardo, classe 1999, dimostra di avere stoffa. La sensazione derivante da queste sei canzoni, però, è che debba fare ancora un po' di strada per riuscire davvero a distinguersi nel mondo trafficatissimo del rap. Un primo consiglio potrebbe riguardare la voce: è più bella quando suona in modo naturale, senza troppe forzature. Un altro suggerimento potrebbe concentrarsi sulla scelta delle basi: quelle di questo disco sono tutte a tinte scure e poco variegate.
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La recensione Silent di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-13 20:23:11
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