Testi sopra le righe e sound metà fra l'alternative e la fusion, Galateo Animale è un disco bizzarro ma che non manca di coerenza e personalità
Galateo Animale, manco a dirlo, sono una strana bestia: alternative rock/metal carburato a chitarroni, con derive prog che spaziano dalla vibrazione alt metal vagamente à laTool di alcune melodie lanciate dalla voce di Geordie Cassamagnaga (’Yogurthatha’) a quelle schiettamente fusion dei synth e del basso slappato, o del sax e dell’incedere jazzato di ’SpermaToGenesis’. Vocabolario abbondante, citazionismo pop, giochi di parole e assonanze sono le coordinate liriche in cui si muovono i versi del disco, in un territorio che potrebbe richiamare tanto i C.S.I. (la loro via italiana al rock anni ‘90 è sicuramente fra le ispirazioni del disco) quanto tanto altro dell’indie italiano che li ha seguiti (impossibile non pensare agli Offlaga Disco Pax ascoltando ’Bulimia 80’), passando per tutto quello che c’è in mezzo. Uno fra tutti l’ultimo album dei Fluxus, con cui ‘Galateo Animale’ condivide più di qualche elemento in termini di sound e cantato. A distinguere questo album da tante altre produzioni simili c’è però un certo senso di weirdness: la simil-filastrocca di ’Delirio saltatorio’, il sillabare ermetico di ’Anna’, le risate insistenti di ’T.S.O.’, ma anche le improvvise incursioni prog o il finale con ’Donald Kepak’, dove quasi sublimano nello sperimentalismo. Stranezze a volte un po’ di maniera (’T.S.O.’), ma che confezionano sui Galateo Animale e il loro lavoro omonimo un’identità e una personalità ben riconoscibile.
---
La recensione Galateo Animale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-07 17:31:40
COMMENTI