Attraversare "BACKLIGHT SYMMETRY" significa fare i conti con i labirinti della propria coscienza. E del proprio gusto musicale
"SOULSTOP #1" sin dal primo ascolto ci ha conquistato. La seconda traccia di questo "BACKLIGHT SYMMETRY" di lab.yrinth è davvero quello che si può definire un "manifesto identitario" di un discorso più ampio, ma andiamo con ordine. Le coordinate attraverso cui si muove il lavoro dell'artista piacentino infatti sono quelle di una musica ambient fortemente venata da tinte dark e in "SOULSTOP #1" tutto questo viene presentato alla massima potenza. Infatti, in una suite che diventa quasi ambient in certi ambienti, abbiamo plasticamente l'idea di un mondo dove la luce del Sole è ormai un lontano ricordo e dove gli unici colori sono le diverse sfumature del nero. Tuttavia, invece di andare a parare in un dozzinale romanzo para-erotico, lab.yrinth crea un lavoro di indubbio gusto minato però, e qui parliamo delle cose che funzionano bene, di una certa stanchezza di fondo. Già perché il tragitto da "SOULSTOP #1" a "SOULSTOP #2", l'ultimo pezzo contenuto nell'album, è quasi estenuante per l'ascoltatore che si ritrova immerso in qualcosa di talmente grumoso da riuscire a amalapena a respirare. Per questo motivo, tenendo ben presente l'indubbia qualità, un pizzico di varietà in più avrebbe certamente giovato: non chiedevamo una giornata di sole in riva all'Oglio a lab.yrinth ma magari, ogni tanto, qualche lampo ad illuminare il cielo ci sarebbe stato, dannatamente, bene no?
---
La recensione BACKLIGHT SYMMETRY di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-04 08:32:00
COMMENTI