Un album scritto con tratto leggero ed elegante nella forma ibrida di un cantautorato elettrico, con venature metal e folk ma attento alle melodie.
Il progetto Urali è per Ivan Tonelli luogo di sperimentazione e di messa in atto di sonorizzazioni legate a concept specifici che uniscono le sue passioni e un modo piuttosto libero di intendere la musica. Uno stimolo significativo per un artista costantemente alla ricerca di nuove sollecitazioni, come dimostrano le esperienze musicali con Shelly Johnson Broke My Heart e Cosmetic e la bella avventura discografica della Stop Records.
Per “Ghostology”, terzo album dopo “Persona” del 2016 e l’esordio self-titled del 2014, l’ispirazione è la letteratura distopica degli anni ’80, quella dei futuri apocalittici degli anime e dei manga, ma anche delle sceneggiature di Alex Garland e dei racconti di Lovecraft.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare però, “Ghostology” non coltiva atmosfere cupe e tormentose, ma è piuttosto scritto con tratto leggero ed elegante, nello stile ormai consolidato della forma ibrida di un cantautorato molto elettrico, con venature metal e folk ma attento alle melodie, capace di far convivere chitarre distorte, arpeggi e pianoforte. Contrasti in cerca di armonia che trovano la propria strada anche grazie ad arrangiamenti più ricchi rispetto al passato e a una certa complessità compositiva.
La narrazione si snoda attraverso i singoli brani che diventano così racconti in musica: la loro struttura si adatta dunque alle esigenze della storia, mutando di intenzione e dilatando la propria forma, lasciando talvolta un senso di sospensione che deriva probabilmente dal carattere istintivo dell'opera ed evidenziando un talento che viene messo maggiormente a fuoco quando la forma canzone si fa più lineare ("Dwellers", "Arborescence").
Nella costruzione di una formula personale, Tonelli propone sonorità difficilmente confinabili, trovando in "Ghostology" un equilibrio di elementi comuni che nascono da ispirazioni diverse.
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La recensione Ghostology di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-01-14 09:05:00
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