Glo-fi, chillwave e post-dubstep formano i pixel per i sogni in alta definizione di Mulai.
I sogni in alta definizione di Giovanni Bruni Zani potrebbero essere un’unione di pochi pixel tessuti tra loro e trascuranti qualsiasi tecnologia 4k più complessa e ormai ovunque sdoganata.
Musicalmente parlando, “HD Dreams”, terza importante uscita in cinque anni per Mulai, è un texturing di campionamenti dove ogni pixel appunto, cioè ogni strumentazione usata per realizzare quest'ultimo album del produttore bresciano, dona un risultato di semplicità e nitidezza compositiva nei nove pezzi proposti. Qualsiasi complicazione e appesantimento nell'ascolto dovuto a un eccessivo abbellimento dei suoni è stata una scelta non presa in considerazione dal giovane producer durante il campionamento di quest'ultimo album.
Cantato diretto e sopraelevato nelle incisioni, poco rumorismo nei suoni aggiuntivi e proposti all’uso diretto ed efficace delle tastiere e della chitarra acustica fanno sì che il risultato si concretizzi in una post-dubstep che vagheggia verso artisti quali ad esempio Kode9, xxyyxx, SBTRKT e Scuba.
“HD Dreams” dunque si affaccia verso ascoltatori che sanno stimare le sinfonie elettroniche soffici ed echeggianti di Mulai, in cui leggerissime sfumature di acid music come nella traccia “Night / Morning”, possono viaggiare in parallelo a sonorità glo-fi di "Future Pubs", oppure alla chillwave di “Population”.
---
La recensione HD Dreams di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-01-18 09:05:00
COMMENTI