Cambiare radicalmente non è semplice. A volte risulta sorprendente.
Bruno Mari, ovvero Medicamentosa, abbandona le sonorità calde, di terra e fuoco, d’ispirazione africana di "Iraglas" e "Ubunto Cola", per esplorare altri due elementi, aria e acqua. “Floodd” è una sorta di disco post-apocalittico, una visione, non troppo surreale, del futuro imminente. L’artista ha immaginato un mondo in cui le terre emerse saranno completamente allagate, dove l’uomo, grazie all’evoluzione tecnologica, vivrà sott’acqua. Nel disco troviamo, da una parte, una sorta di esaltazione futurista nelle tracce “Avremo le ali e le branchie” e “Balenabus” e, per contro, una profonda malinconia per tutto ciò che si è perso, come ad esempio i luoghi in cui abbiamo lasciato un pezzo di noi, in questo caso “Elafonissi” e “Sinis”.
Tutto ciò viene espresso attraverso scelte sonore decisamente particolari e suggestive. Il disco si apre con “Etopoiesi”, traccia di matrice electro, per poi proseguire con il primo momento malinconico, dove i sintetizzatori ricordano tanto il periodo sperimentale di Battiato, degli album “Fetus” e “Pollution”. Si prosegue con atmosfere lounge e chill in “Avremo le ali e le branchie” per poi esplorare l’ambient dai toni etnici ed eterei di “Sinis”. Il viaggio termina a bordo del “Balenabus”, dalle sonorità IDM e techno.
"Floodd" è un disco decisamente interessante e avvolgente. La capacità di Bruno di destreggiarsi con generi molto diversi tra loro e sonorità nuove rispetto alle produzioni precedenti dimostra il suo essere un artista a 360 gradi e l'avere un ottimo gusto per quanto riguarda le scelte espressive e stilistiche.
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La recensione Floodd di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-02-19 09:05:00
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