Ancora qualche eresia. E un suono tra il nord America e il sud del mondo.
Eretico era ed eretico rimane. Orgogliosamente. Certo, la traiettoria è differente, questa volta il viaggio si dirige verso altre direzioni, più intimiste, più discrete rispetto al passato. Alessandro Sipolo, però, non è così cambiato. Se “Eresie”, uscito tre anni or sono, poteva considerarsi alla stregua di una condanna totale e incondizionata di un mondo che preferisce girare all’incontrario, “Un altro equilibrio” rappresenta comunque una ulteriore occasione per sparare potenti bordate. Con tanto di “nuovi” eretici da imbarcare: Marco Berni, Albert Camus, Italo Calvino, Frantz Fanon, Jack London. Personaggi – chi in un modo, chi in un altro – controcorrente, atipici, irrequieti, tormentati. Che lambiscono racconti di ordinario amore, di follia e psichiatria, di dipendenze, di equilibri che si perdono per poi ritrovarsi. Privato e politico pronti ad abbracciarsi, stupore, poesia, fughe, felicità improvvisa, disillusioni, il “bisogno di bestemmie nuove”, moto e autobus impegnate a calpestare le strade del Sud del mondo con i loro strascichi di razzie, di vecchio e nuovo colonialismo il più possibile rapace, alla ricerca di altre verità.
Sipolo coniuga il proprio flusso emotivo seguendo le traiettorie di un rock dalle venature (nord) americane: chitarroni ruspanti, aperture country e roots, ritmi martellanti, muscoli da esibire e gentilezze acustiche. Ma l’attrazione per i suoni di confine resta un dato di fatto. A parte una title-track dalla forte influenza degregoriana, ecco il tex-mex di “La deriva”, l’Oriente evocato in “Dong Van”, l’Africa che scuote “Lo sciamano bianco” sfruttando la potenza del percussionista senegalese Dudù Kouate. Ospiti che affrescano un quadro dalle tinte policrome (da segnalare anche la presenza del fisarmonicista Fausto Beccalossi, già nella line-up della live band di un mostro sacro come Al Di Meola), con un Alessandro Sipolo decisamente in forma. Che conferma le sue non indifferenti doti di song-writer fuori dagli schemi, aggrappato alla realtà e caparbiamente non allineato.
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La recensione Un altro equilibrio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-24 20:03:00
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