Un romanzo rock cantautorale in cui Guidonia, alla periferia di Roma, diventa il New Jersey di New York
Nella copertina dell'album un cowboy di spalle, con la chitarra a tracolla sulla schiena, osserva i palazzi della città. Lo spunto dei New Jersey Quay per il loro primo full lenght, "Banditi di Provincia", è interessante: realizzare un disco rock cantautorale che sia come un romanzo musicale e che quindi racconti 8 storie di periferia in altrettante canzoni. L'intenzione è creare un immaginario in cui trasformare Guidonia - a nord est di Roma - nel New Jersey di New York, attraverso personaggi come prigionieri, banditi e fuorilegge.
Da questo punto di vista, l'album raggiunge uno dei suoi momenti migliori nella ballata acustica "Bandito di provincia": "Basterebbe un giradischi, una tua foto ed un vinile di Tom Waits..." recita il ritornello ripetuto fino alla fine; la frase è un po' il manifesto dell'intero progetto, a cui hanno collaborato Lucio Leoni, Marino Severini dei Gang, Andrea Cauduro e Simone Arcangeli alla tromba.
I New Jersey Quay, molto attivi nella dimensione live, hanno un buon potenziale da esprimere nei prossimi dischi: la produzione può migliorare e la voce può essere valorizzata ulteriormente per diventare un vero e proprio marchio di fabbrica insieme alle chitarre. In generale, la scrittura è spontanea ma sembra ancora un po' acerba: bisogna trovare incastri perfetti e maggiori sintonie melodiche tra parole e arrangiamenti. In generale le nuove canzoni andranno pensate, calibrate e sintetizzate concentrandosi sui loro punti di forza e sui passaggi più forti, alla ricerca dell'orecchiabilità, della cantabilità e della contemporaneità.
Infine, nella tracklist c'è un brano che appare due volte, con strofe iniziali diverse: "Fratello di sangue, fratello di palco". Forse la versione "bonus" è più efficace: "Il Sole tramonta a Monument Valley, Roma est..."
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La recensione Banditi di Provincia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-04 13:24:21
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