“L’eremita” è il secondo album della cantautrice genovese Cristina Nico: uno sguardo appassionato ma anche lucidissimo sulla contraddittoria realtà che ci circonda
Con tocco intimista e personalità “di fuoco”, Cristina Nico, al secolo Cristina Nicoletta, torna sulle scene con un nuovo coinvolgente lavoro intitolato “L’eremita”, un disco di cantautorato profondo e a tratti maudit, le cui briglie sono tenute dalle chitarre frementi e da una voce sicura e leggiadra, che già da sole riescono a disegnare i contorni di un mondo contemporaneo complesso, pieno di contraddizioni e ambiguità.
“L’eremita” riesce a scrutare con attenzione la realtà circostante, riportando alla luce i dettagli più nascosti, i risvolti più insoliti, le verità che spesso ci si rifiuta di accettare, e lo fa con un piglio analitico ma anche appassionato e con un’anima ferita ma ancora fiduciosa.
Gli arrangiamenti, volutamente scarni e diretti, mostrano i caldi corpi dei brani, sempre freschi ed essenziali, mentre sulle distese ardite delle nervose e vigorose chitarre acustiche, danza la vibrante voce di Cristina, volteggiando e toccando con lucidità o sfiorando con voluttà le piccole poesie dolceamare delle liriche intonate.
Si privilegiano i toni bassi, sottolineando lo scenario ideale e gotico da cui nascono le ispirazioni, ma le ambizioni guardano oltre l’oscurità, alla ricerca di una luce (soprattutto interiore) che indichi la strada ad un cuore pulsante e ribelle che si rifiuta di farsi domare da una società omologante.
Oscillando tra disincanti e speranze, tra paradossi e lotte interiori, “L’eremita” trova il suo equilibrio proprio nel movimento perpetuo di una mente che non accetta di farsi intrappolare dai luoghi comuni e continua a cercare la propria libertà.
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La recensione L'Eremita di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-03 12:19:40
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