La ricerca della felicità è un tema che ci assilla da sempre, ed è destinata a durare in eterno.
A volte una copertina piuttosto naif può nascondere materiale di qualità. Emilio Noise, nel suo album (quasi) self titled “EmilioNoise Without Voice” di quattro brani affronta temi personali come l’annosa ricerca della felicità. Una felicità intesa come un vuoto da colmare, un abisso infelice da ripianare, una felicità che, come dice in “Vuoti colti in pieno”, in questa realtà non riesce a trovare.
C’è chi, sulla felicità, ci ha scritto tomi enormi, come “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust, perché quella della felicità è una ricerca eterna, che ci assilla da sempre, ed è destinata a continuare in eterno. Nell’album di quattro brani di Emilio Noise si nascondono buone dosi di schitarrate in crunch, distorte in pieno stile “noise”, ma anche richiami ai primi album dei Verdena e ad alcuni brani dei Placebo, come nel terzo brano “Greenhouse_Effect”. Questi richiami avvengono non solo sul piano del suono, ma anche sul piano delle metriche e dello stile vocale. In alcuni fraseggi sembra quasi di ritrovarsi di fronte a Valvonauta dei Verdena, con le dovute proporzionalità.
La ricerca di EmilioNoise è un trattato che si conclude con il “Ritorno alla morale”. Sono da rivedere forse le timbriche, che per la durata dell'album hanno un’enfasi a volte esagerata.
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La recensione Emilio&NoiseWithoutVoice di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-19 12:46:58
COMMENTI (2)
Sono tra i fortunati ad averlo visto in fase creativa. Grande Emilio.
Buongiorno,
sono molto fiero di essere stato recensito da Rock.IT.
Ringrazio molto il giornalista Alessandro Spagnolo per le belle parole scritte e il tempo dedicato all'analisi dei miei Brani.
Spero a breve di poter terminare il mio Album e di rivederci Live.
Grazie Mille di cuore !
Emilio&NoiseWithoutVoice